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NEW YORK – ART OF PRESENCE: Shaping the Future through Creativity

 

MONTSERRAT CONTEMPORARY ART

547 West 27th St,

New York, N.Y.10001

ART OF PRESENCE

Shaping the future through creativity

Lizzie Crawford | Bonnie Eisen| Gerda Falke | Gro Folkan

Kerstin Grobler|Sabine Hemming | Josefin Hill |Paul Zawadzki

Curated by Stefania Carrozzini

Opening Reception:  Thursday December 8, 2023

6-8 PM

12.01.2023 – 12.14.2023

Gallery hours:  Wednesday to Saturday 12 am to 6 pm

ART OF PRESENCE

SHAPING THE FUTURE THROUGH CREATIVITY

Che cos’è il presente ? E soprattutto come si rapporta l’arte al presente? Intanto possiamo dire che il tempo è forse mistero più grande. Lo si può misurare soltanto in maniera indiretta, e il suo susseguirsi in una sequenza di movimenti su corpi, oggetti, paesaggi, lascia la sensazione dello scorrere incessante  di questa forza invisibile. E’ significativa la ricerca di molti artisti contemporanei che nel loro lavoro hanno provato non a rappresentare ma a presentare il tempo: come percezione quotidiana, osservandolo, condensando, o allungando il suo flusso. L’arte della performance è stata la disciplina che per eccellenza ha dato valore al momento del qui ed ora. Si pensi ad esempio a Marina Abramovic con l’iconica performance “The artist is present”.

Diversi sono gli spunti e riflessioni che questa mostra propone, a partire dal titolo che lega l’arte al tempo in  quanto presente, ma anche come presente che genera futuro, e come la creatività, intesa in tutti i suoi aspetti, modelli  e plasmi nel divenire i processi evolutivi dell’essere umano.  L’arte della presenza, nel contesto di dare forma al futuro attraverso la creatività, significa essere pienamente coinvolti nel momento attuale e usare le proprie capacità creative per influenzare ciò che ci aspetta. Si tratta di usare la propria immaginazione, innovazione e visione, per creare un futuro migliore attraverso l’arte, o qualsiasi altra strada in cui la creatività può avere un forte impatto. Questo concetto sottolinea l’importanza della consapevolezza di percepirsi come creatori del proprio destino, in cui la nostra vita è la forma più alta di creatività.

L’arte della presenza nel time loop analogico digitale è intesa come attività creativa che si pone come  il nostro stare al mondo nell’era digitale è un continuo siamo distratti spesso da dispositivi che ci collocano in un tempo altro, camminiamo ma non osserviamo perché  abbiamo sempre lo  sguardo fisso sullo  schermo dello Smartphone, in un perenne dislocamento temporale.

Abitare il qui e ora è dunque un’arte, contempla un esercizio, una disciplina. E nel time loop del nostro presente espanso si pone come tratto dominante, con ciò che identifica il nostro spirito del tempo. Tutto ruota intorno alla presenza  dialettica tra effimero e durevole e noi, consapevoli della transitorietà del nostro essere, ci opponiamo con un pensare e un fare che diano forma a contenuti durevoli. Alla base c’è sempre la volontà di andare oltre l’effimero, di ricongiungersi anche per un istante all’eternità e al senza tempo. E’ incredibile come nel mondo dell’intelligenza artificiale resistano i mezzi tradizionali di espressione, tra cui  la pittura.  E resistono alla smaterializzazione sempre più spinta del reale perché fanno parte di  un tipo di esperienza che non può essere sostituita con il virtuale, in quanto ci riporta al corpo, alla materia. E’ un processo che si sviluppa nella consapevolezza dello shock antropologico a cui stiamo assistendo, uno shock non ancora identificato come reale pericolo. Il  buco nero dell’online o meglio dell’onlife,  divorerà sempre di più   l’intera realtà offline, la vita come tale. In una realtà sempre più  iperconnessa non ci resta, allora che salvare la presenza, la nostra presenza creativa che ci contraddistingue come umani.

Stefania Carrozzini

 

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