skip to Main Content

Reality, what reality?

30 Novembre – 15 Dicembre , 2010

A cura di Stefania Carrozzini

Dal 30 Novembre al 15 Dicembre , 2010
INAUGURAZIONE: MARTEDI’, 30 NOVEMBRE ORE 18.00 – 20.00
Con la collaborazione di UNSRC Circolo Culturale Italiano e UNSRC Literary Cultural Circle.

Artisti:
Gabriella Ceccherini, Cheryl L. Hrudka, Geppo Monzio Compagnoni,
Francesco Pezzuco, Giampiero Reverberi, Cristina Ruffoni,
Maria Savino, Clara Scarampella Lombardi

Onishi Gallery è lieta di annunciare “Reality, What Reality?” rassegna d’arte
contemporanea a cura di Stefania Carrozzini e organizzata da I AM. International Art
Media.
Un gruppo selezionato di artisti, tra cui sette italiani e una statunitense, è stato invitato a cimentarsi con la tematica, attraverso diversi linguaggi espressivi, dalla fotografia digitale alla pittura, e a rappresentare un individuale senso del reale.

Con l’incremento della gran quantità di influssi mediatici tipica del nostro tempo, la produzione dell’immagine si immerge in una corrente precaria, liquida e fluida che non prospetta un’unica realtà di riferimento.
“Nell’era telematica e tecnologica la rappresentazione del mondo avviene attraverso le immagini. Immagini in tempo reale, comunicazione in tempo reale, sono il risultato di un sapere non universale, ma tecnologico. Il nostro tempo è ossessionato dagli eventi reali. Già ma cos’è il Reale? Non c’è dubbio che noi viviamo in una cultura della violenza delle immagini e dell’informazione.
Tutto deve essere visto, tutto deve essere visibile. Ma questo eccesso di visibilità alla fine riporta tutto al grado zero. E’ un po’ come il mito di Orfeo e Euridice. Orfeo si volta per guardarla ed Euridice sparisce per sempre negli Inferi. Queste riflessioni sono nate dopo aver letto il libro di David Shields “Reality Hunger,
a manifesto”. L’autore attraverso i suoi aforismi tocca sul vivo la questione del reale in relazione all’arte. A tratti Shields è vicino alla visione di Baudrillard quando afferma che la nostra cultura vive nel paradosso dell’eccesso di realtà, così come un soggetto bulimico ingurgita quantità enormi di cibo ( leggi informazioni e immagini ) per poi espellerlo, e questa brama di cibo-immagine si traduce nel suo esatto contrario, nel vuoto, nell’ansia e nel desiderio continuo di un reale legato all’esperienza e alle relazioni umane. Gli artisti devono fare necessariamente i conti con il proprio tempo, pena l’esilio dalla storia, e sono l’antidoto per eccellenza ad ogni forma di prevaricazione del sistema delle immagini imposte, dal dominio del pensiero tecnocratico voluto dal consumo. C’è in gioco la libertà non solo di esprimersi,
ma di essere. Come resistere alla tendenza a fare delle nostre vite una fiction mediatizzata? Il ruolo dell’arte – scriveva Pierre Restany – è quello di svegliare
e di disintossicare gli spiriti”.

Stefania Carrozzini ( estratto dal catalogo )

Poetry reading: Stefano Losi, “Under the Burnt Walls”
Stefano Losi, artista e poeta italiano, vice presidente del Circolo Culturale
Italiano alle Nazioni Unite e residente a New York, leggerà durante la serata di
inaugurazione gli epigrammi tratti dal suo libro “Under the Burnt Walls”,
pubblicato a marzo 2010.

La mostra è corredata da catalogo ed è composta da 24 opere
Per informazioni visitare il nostro web site www.onishigallery.com
Contatti: info@onishigallery.comstcarro@tin.it
Tel: 212.695.8035

Back To Top