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Journey Into A Secret Garden

Dal 27 Novembre all’8 Dicembre, 2012

A cura di Stefania Carrozzini

ONISHI GALLERY:
521 West 26th Street New York, NY 10001
t. 212.695.8035 www.onishigallery.com
Orario Galleria: Da martedì a sabato dale ore 11 alle ore 18.00

Inaugurazione: Giovedì 29 Novembre, 2012, ore 18.00

Artisti:
Barbara Bachner/Ellen Brous/Amy Beth Cohen Banker/Robert Dill/Kathryn Glowen Susi Lamarca/Giò Marchesi/Amanda Morie/Zuzana Skaliarik Inna Timokhina/Pauline van de Ven

Immaginare il proprio giardino è un ottimo esercizio per scoprire qualcosa in più di noi stessi. Il viaggio nel giardino segreto è metafora di conoscenza, un luogo protetto, dove le nostre emozioni possono trovare la loro vera dimora. E’ la zona dove rifugiarsi e sentirsi vicini alla propria natura, e vivere in una dimensione ricca di meraviglie.
Il giardino in realtà è natura addomesticata, recintata e controllata. E’ luogo per il pensiero e del pensiero. E’ pensiero narrativo, poetico magico e simbolico. L’esperienza del giardino segreto è un viaggio che ci accompagna per tutta la vita. Altro non è che una mappa del sentire, dove piantare radici e scoprire nuove presenze, dove rispettare i tempi dell’attesa per poter poi raccogliere i frutti. E’ uno spazio che si alimenta di emozioni e sensazioni, dove si custodiscono ricordi, sogni e immagini. Parlare del giardino segreto è pensare alla propria storia composta giorno dopo giorno da scelte e apparenti incontri casuali. E il tempo sacro e primordiale, il tempo della memoria. Coltivare il giardino segreto è un’attività non esente da rischi e imprevisti. E’ segreto perché non è accessibile a sguardi indiscreti e preserva la nostra identità. Forse è l’unico spazio di privacy non ancora violato dall’invadenza della tecnologia.
Il Giardino è il piacere della creazione: si può plasmare la materia e si può dare corpo ai sogni così come Virgina Woolf coltivava “la stanza tutta per se“. Il giardino è simbolo della transizione e della metamorfosi. E’ metafora della vita che prospera e raggiunge stati di equilibrio. Fertilità e abbondanza, nascita, morte e rinascita sono i cicli temporali che lo abitano. E sono i cicli della nostra anima.
La grande avventura dell’arte è la capacità di vedere oltre i limiti del conosciuto e l’arte da sempre indaga i territori dell’interiorità. Il giardino è dunque per metafora lo scenario dello spirito e della crescita, della coltivazione dei fenomeni vitali e interiori. Viaggiare al centro di noi stessi significa incontrare questa dimensione di cui solo noi abbiamo la chiave di accesso. E’ allegoria del luogo creativo, dove si attingono idee, immagini e ispirazioni. Il giardino segreto siamo noi, un giardino che mai sfiorirà se saremo sempre in grado di sorprenderci e di aprirci alla bellezza del mondo.

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